domenica 13 gennaio 2013

Quanto amore dal tuo sonno lui svegliò per sè

Condivido pienamente la considerazione di un mio amico, il quale ci informava che la settimana di rientro dale vacanze dura in realtà 14 giorni. Deve essere una roba tipo temperatura reale e temperatura percepita.
Bene, il primo di questi interminabili giorni, ossia il lunedì di rientro dalle vacanze natalizie, io mi sono alzata dal letto ma ero ancora praticamente sotto anestesia. Mi è successo che poi ero davanti al fornello con la moca; sguardo perso nel vuoto e lotta titanica contro il desiderio di chiudere gli occhi e addormentarmi in piedi; quando il caffè era pronto e la caffettiera ha iniziato a gorgogliare, io non riuscivo a muovermi. Non sono stata capace di far corrispondere un qualsiasi movimento a un qualsiasi impulso cerebrale. E il caffè mi si è sparso dappertutto.
Ho rischiato di addormentarmi anche nella doccia. E al volante.
Orbene, in siffatte condizioni arrivo a scuola. Dopo due giorni (percepiti), quando finalmente suona la campanella della mia ultima ora, mi fiondo fuori dalla classe con un unico impellente bisogno: tornare a letto. Mi sentivo tipo quando nella notte ti svegli perché hai molta sete, o devi far pipì, e ti alzi ma compi i gesti con gli occhi chiusi, in attesa di rimettere la tesa sul cuscino. Mi si avvicina quella santa donna della bidella.
- Prof Granata, c'è il signor Tizio che desidera parlarle.
Sono quei momenti in cui uno può suicidarsi.
Il signor Tizio era il padre di un alunno che avevamo convocato per consigliargli dei test diagnostici ai Disturbi Specifici di Apprendimento. Insomma, una rogna. Questo gentilissimo signore mi ha chiesto scusa se non era riuscito a rispondere prima alla nostra convocazione, ma disgraziatamente la moglie è caduta fratturandosi più ossa, quindi avrebbe approfittato della mia gentilezza chiedendomi ricevimento in quel momento lì.
Io non ricordo esattamente quello che è accaduto. Non ho memoria esatta dei gesti da me compiuti quel lunedì. Però una cosa la ricordo. Quando il signor Tizio mi ha chiesto l'indirizzo del centro, io gli ho risposto che mi dispiaceva ma, non essendo ligure, non ero pratica del TERRITORIO. Sentirmi pronunciare questa orribile parola è stato più efficace della sveglia, del caffé, dela doccia e del baccano dei mostri a svegliarmi del tutto. Mi sarei informata e gli avrei fatto sapere, arrivedereci e grazie lei è stata molto gentile. Ma poi mi è montato un isitnto punitivo contro me stessa che ho chiuso la porta della sala insegnante e ho sbattuto ripetutamente la testa contro il muro.

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